Reframe — la Fondazione rinnovata

Il restauro dell’edificio è il risultato di un’ampia ristrutturazione gestionale e finanziaria voluta da Marco Garegnani, Commissario straordinario di nomina prefettizia, con la finalità di riportare la Fondazione a rispecchiare con coerenza la volontà di Adolfo Pini.

Cantiere

L’intervento, avviato nel 2022, ha previsto la riqualificazione e il restauro di elementi architettonici, dei complementi d’arredo e delle opere d’arte delle collezioni.

Il progetto origina dall’analisi del contesto storico e culturale in cui si inseriscono gli interventi, e ha un duplice obiettivo: restituire la casa dell’artista Renzo Bongiovanni Radice al suo originario splendore, e adeguare la struttura agli standard di sicurezza, accessibilità e modernità.

L’INIZIO DEI LAVORI — il restauro conservativo — di corso Garibaldi 2

Gli ambiti di intervento hanno interessato le opere d’arte su tela e carta di Renzo Bongiovanni Radice, come quelle della collezione della famiglia. Con la medesima ratio, sono stati restaurati mobili e oggetti, per riportarli allo stato originale. Il restauro degli elementi decorativi dell’appartamento al primo piano, quali il soffitto ligneo policromo della Sala grande oltre all’affresco e le decorazioni della scala padronale, hanno permesso di far emergere antichi decori e colori.

In relazione alla parte strutturale dell’edificio, sono stati eseguiti, tra gli altri, interventi su serramenti, infissi, pavimenti, porte, finestre, maniglie, boiserie, sempre con massima cura agli aspetti decorativi e conservativi dei dettagli esistenti. Il nuovo impianto illuminotecnico diventa uno strumento per valorizzare le opere d’arte; il rifacimento dell’impianto per il trattamento dell’aria migliora le condizioni ambientali a fini conservativi.

Crediti: Immagini dal cantiere della Fondazione Adolfo Pini
Foto: Greta Campiglio