La Fondazione Adolfo Pini: una storia di Milano

La Fondazione nasce per volontà di Adolfo Pini con l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’opera dello zio, il pittore Renzo Bongiovanni Radice, e di preservare e diffondere i testi letterari dello stesso fondatore. Istituisce premi e borse di studio a sostegno dei giovani artisti nei settori dell’arte e della letteratura.
Storia
Costituita per volontà testamentaria di Adolfo Pini e formalmente riconosciuta con Decreto del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali nel 1991, la Fondazione ha sede nell’elegante palazzina di famiglia in Corso Garibaldi 2, nel cuore del quartiere Garibaldi a Milano, a pochi passi da Brera.
Oltre ad Adolfo Pini (1920–1986), uomo di scienza e docente di fisiologia, in questa casa ebbe dimora e studio anche il pittore Renzo Bongiovanni Radice (1899–1970), zio materno di Pini. Figura chiave nella formazione culturale del nipote, fu lui a guidarne l’interesse per l’arte e la cultura.
La Fondazione custodisce il più importante corpus di opere del Maestro, accompagnato da un prezioso archivio di documenti, bozzetti, lettere. Ne promuove la conoscenza attraverso mostre, pubblicazioni e attività di ricerca.
Accanto alla valorizzazione dell’opera pittorica di Bongiovanni Radice, la Fondazione promuove anche la figura di Adolfo Pini che, oltre alla sua attività scientifica, fu scrittore, compositore e appassionato d’arte: una personalità che incarna un raro equilibrio tra cultura scientifica e umanistica.
Fin dalla sua nascita, la Fondazione ha promosso iniziative culturali, mostre, pubblicazioni e percorsi educativi, affermandosi come luogo di dialogo tra memoria e contemporaneità. Tra i suoi obiettivi statutari, rientra il sostegno ai giovani attraverso l’istituzione di premi, borse di studio.
Nel 2025, a seguito di un importante intervento di restauro, la Fondazione riapre al pubblico con un nuovo allestimento permanente. Gli ambienti storici sono pensati per restituire l’atmosfera originaria della casa, intrecciando la narrazione familiare con la mostra monografica dedicata a Renzo Bongiovanni Radice. L’esposizione approfondisce i temi più cari al Maestro, arricchendosi di focus e approfondimenti tematici che accompagnano il visitatore in un percorso culturale immersivo.

ADOLFO PINI

RENZO BONGIOVANNI RADICE
Il pittore Renzo Bongiovanni Radice nasce a Palazzolo Milanese il 1° settembre del 1899. Preso sin da piccolo da una grande passione artistica, inizia i suoi studi con il maestro Attilio Andreoli (1877-1950). Partecipa alla sua prima Biennale di Brera del 1925 e, nel 1928 alla Biennale di Venezia. L’ineludibile richiamo di Parigi negli anni ’30, dove frequenta la scuola di André Lhote (1885-1962). Pittore di sentimento, il suo curriculum espositivo comprende significative presenze anche alla Quadriennale di Roma, alle Biennali di Milano e alla Permanente.
Collezione — RENZO BONGIOVANNI RADICE
Spazi
La Fondazione Adolfo Pini ha sede nell’elegante palazzina ottocentesca, in Corso Garibaldi 2, dimora appartenuta alla famiglia del fondatore. L’edificio conserva la struttura originaria e tipica del palazzo borghese milanese di primo Ottocento, articolata secondo una precisa gerarchia distributiva: piano terra, con portineria e negozi (su strada), primo piano o piano nobile, di rappresentanza, con ambienti di fregio; corte interna con portici e colonne; piani superiori destinati ad appartamenti secondari; sottotetti e cortili posteriori.
Al primo piano, gli ambienti storici ospitano la mostra permanente dedicata a Renzo Bongiovanni Radice, zio materno di Adolfo Pini. L’allestimento intreccia le opere pittoriche del Maestro con la n narrazione della storia familiare e del contesto culturale in cui si è formato ha operato.
Al piano terra, affacciato sulla corte interna, si trovano due nuclei fondamentali della Fondazione:
l’Archivio Renzo Bongiovanni Radice, che conserva e custodisce opere, documenti, corrispondenze, bozzetti e materiali del pittore, luogo dedicato alla ricerca e catalogazione, del consultabile su appuntamento da studiosi e ricercatori.
Un nuovo spazio espositivo dedicato alla contemporaneità, pensato per accogliere mostre temporanee, installazioni, incontri e progetti site – specific, si propone come luogo aperto, dinamico e inclusivo, in dialogo con la città e le pratiche artistiche del presente.
Attraverso la cura e l’attivazione di questi spazi, la Fondazione Adolfo Pini rinnova il proprio ruolo di promotore culturale, custode della memoria e laboratorio di visioni contemporanee.