YARA PIRAS La prima
Quale vincitrice del premio Fondazione Adolfo Pini – ReA! Fair, Yara Piras apre la sua prima mostra personale alla Fondazione a maggio. Il processo di ricerca di Yara Piras ruota attorno al concetto di immagine strettamente legato al materiale filmico/fotografico, mentre studia la vasta gamma di possibilità ma anche i limiti della proiezione come mezzo artistico. Il titolo della mostra fa riferimento non solo alla più immediata lettura raffigurando la prima personale dell’artista, ma richiama anche la definizione usata in ambito culturale per indicare l’anteprima di una rappresentazione.
Particolarmente attratta da un’esperienza cinematografica più intima, l’artista suggerisce allo spettatore di avvicinarsi all’immagine — fissa o in movimento — per interagire con la narrazione. Le opere trovano la loro dimensione in un contesto installativo/scultoreo che dialoga con lo spazio e con il tempo.
Yara Piras lavora sia con pellicole personali d’archivio sia con nuove originali riprese che riflettono sul gesto fisico e sull’azione performativa. Il materiale utilizzato è prevalentemente trasparente, solido e in movimento. La testimonianza si rivela chiave narrativa per tutti i campi di indagine in cui opera l’artista.
Yara Piras (Torino, 1995) nata e cresciuta con un’attenzione particolare verso la fotografia intesa come forma d’arte contemporanea. Con il tempo, maturando pensieri e gusto personale sposta l’attenzione in modo particolare all’arte installativa. Gli studi di tipo umanistico, realizzati negli anni della prima formazione, hanno permesso di conoscere l’importanza del pensiero analitico e di rinnegarlo successivamente. In seguito consciamente ha scelto un percorso didattico legato ai più sentiti interessi che hanno portato ad analizzare tematiche affini al suo pensiero; quali, le arti visive, che hanno permesso l’approfondimento personale del suo percorso.
Immagini della mostra La prima di Yara Piras
Foto: Yara Piras