NASAN TUR Memory as Residence
La Fondazione Adolfo Pini di Milano presenta la mostra Memory as Resistance, un progetto inedito realizzato dall’artista Nasan Tur, a cura di Gabi Scardi. Il tema della memoria, del ruolo del soggetto nella società e del suo lascito sono al centro degli interventi ospitati dalla Fondazione, e si intrecciano anch’essi al legame con il vissuto di coloro che la abitarono.
30.10.2017 – 9.03.2018
L’invito della Fondazione Pini è stato, per l’artista, l’occasione per concepire un nuovo progetto che prevede un allestimento che occupa le vetrine della casa museo. L’esposizione comprende in particolare una serie di fotografie dedicate a persone che, fino in fondo, si sono impegnate per la libertà d’espressione e un video incentrato sulla figura di un uomo che appare di profilo, sullo sfondo di un paesaggio in cui riconosciamo il Bosforo. L’uomo è Hrant Dink: figura fondamentale del movimento per la riconciliazione e i diritti in Turchia, nonché caporedattore del settimanale bilingue turco-armeno Agos, ucciso davanti all’ingresso della redazione nel 2007.
Nel video, un’azione ripetuta restituisce l’immagine di Hrant Dink accartocciata, dispiegata, stesa con le mani e poi nuovamente accartocciata, come in una sequenza infinita. L’opera trasmette un senso di lontananza, ma anche la forza dell’orizzonte. Il suo ricomparire, sempre più sbiadita, eppure persistente, interferisce con la cronologia: malgrado gli eventi, la presenza del soggetto incessantemente si rinnova. La memoria fragile ma tenace non arretra, e le azioni, anche a distanza di tempo, mantengono valore.
Il lavoro di Nasan Tur prende avvio alla fine degli anni Novanta, nel corso del tempo l’approccio personale si stempera e i riferimenti si ampliano. L’artista comincia a elaborare i temi del vivere e del convivere urbano e mette in campo una grande attenzione ai filtri culturali che condizionano il nostro sguardo e le nostre attitudini. Le sue opere sono interpretazioni critiche dei contrasti, delle contraddizioni e delle tensioni psicologiche e sociali dell’individuo nel presente. Vi emergono, in forme diverse, questioni legate alle ideologie, alle utopie, al linguaggio e ai concetti di storia, nazionalità, eredità culturale e attivismo.
Dopo aver presentato i primi due progetti site specific, The Missing Link di Michele Gabriele, e Materia prima di Lucia Leuci, con questa nuova mostra la Fondazione prosegue pertanto il proprio percorso dedicato all’arte contemporanea, sotto la guida di Adrian Paci, con l’obiettivo disporsi quale luogo di incontro e valorizzazione della scena dell’arte giovanile nazionale e internazionale a Milano.
Nasan Tur (Offenbach, 1974) si diploma e specializza presso la HfG di Offenbach e la Städelschule di Francoforte. Oggi vive e lavora a Berlino, dopo aver soggiornato ad Ankara, Londra e Roma e aver ottenuto numerosi riconoscimenti (tra gli ultimi il Grant of the Berlin Senate for Visual Arts e il Will-Grohmann Artprize, Akademie der Künste Berlin nel 2012, o il Villa Massimo Award, Deutsche Akademie Rome nel 2014). Tra i suoi lavori più recenti si annoverano importanti collaborazioni, come Speech, commissionato da Documenta 14, che va a inserirsi nell’innovativo progetto radiofonico Every Time A Ear di Soun, nato proprio nella cornice dell’importante manifestazione internazionale; il progetto art in public space alla Kunstverein Göppingen e l’installazione pubblica Derunbekannte Ritter a Graz nel 2011. Tra le altre partecipazioni a manifestazioni internazionali si segnalano la 10° Biennale di Istanbul la 6° Biennale di Taipei. Tra le mostre più recenti: le personali Nasan Tur, Oldenburger Kunstverein, Oldenburg (2017); Nasan Tur, Städtische Galerie Nordhorn, Nordhorn (2017); Nasan Tur, Kunsthalle Göppingen, Göppingen (2017); Running Blind, Kunst Haus Wien, Vienna (2016); le collettive Future Perfect, MUSA – Museo de las Artes, Guadalajara (2017); Enjoy Forgetting, Palazzo Ducale di Massa-Carrara (2017); l’esposizione collettiva presso l’Istituto Italiano di Cultura a Londra Sette opere per la Misericordia (2017); e l’installazione L’ombra della luce presso i Musei di Villa Torlonia, Roma (2015). Di prossima apertura Imprevedibile, Fondazione Golinelli, Bologna.
Ritratto e immagini della mostra Memory as residence di Nasan Tur
Foto: Nasan Tur