FONDAZIONE ADOLFO PINI La riapertura
Dopo due anni di restauro, riqualificazione e ammodernamento, la Fondazione Adolfo Pini riapre al pubblico con un percorso espositivo completamente rinnovato.
OPENING
29 gennaio 2025, ore 18:30
Apertura al pubblico
Dal 30 gennaio 2025
Dal lunedì al venerdì
10.00 – 13.00 | 15.00 – 18.00
Ingresso libero su prenotazione obbligatoria online
Nelle sale al primo piano dello storico stabile di Corso Garibaldi 2, sono esposti i quadri restaurati di Renzo Bongiovanni Radice, accanto a testimonianze della storia personale del nipote, Adolfo Pini.
La Fondazione Adolfo Pini ripropone l’arredamento originario della dimora con l’obiettivo di restituire l’atmosfera privata di una casa che ha saputo raccontare la storia di una famiglia della borghesia milanese colta e illuminata, arricchita dagli oggetti appartenuti alle due famiglie.
Dipinti, stampe, porcellane, candelabri, maioliche, orologi, tappeti e arredi, oggi tutti restaurati, si susseguono, sala dopo sala, e valorizzano i quaranta quadri esposti, realizzati nell’arco di cinquant’anni nel percorso di visita della nuova esposizione permanente, rinnovata nel corso del 2024 a cura di Silvia Bolamperti, Responsabile del Dipartimento Cultura della Fondazione Adolfo Pini.
L’allestimento della casa – studio si apre con i primi lavori dell’artista, esplorando i suoi esordi agli inizi del Novecento, per proseguire nella sala dedicata ai paesaggi, soggetto centrale nella sua produzione. Di seguito un piccolo approfondimento della tematica del ritratto femminile, soggetto pittorico a cui il Maestro si avvicina dagli albori della sua carriera fino agli anni Cinquanta. Al centro dell’allestimento, il grande salone celebra Parigi, città amata e punto di svolta nella sua carriera. Uno spazio intimo è dedicato al suo studio, a cui segue la sala dedicata ai rami: trame di alberi e intrecci naturali che riflettono la sua capacità di trasformare la natura in racconto. Al termine, una selezione delle acquisizioni più recenti, frutto di un lavoro di studio e ricerche che sottolinea l’impegno della Fondazione nel preservare e valorizzare l’eredità artistica.
Il programma di restauro dell’opera pittorica ha incluso interventi di pulitura, reintegrazione pittorica e sostituzione di sistemi di vincolo, il tutto eseguito con materiali e metodologie rispettose dei principi di conservazione sostenibile e adottando soluzioni ecologicamente responsabili. Anche il restauro degli arredi originali è stato eseguito con attenzione all’autenticità e alla conservazione storica, grazie all’utilizzo di materiali tradizionali, naturali e reversibili.
Per guidare i visitatori nel percorso, sono state realizzate un sistema di segnaletica, totem e pannelli grafici a partire dall’ingresso al piano terra. In termini di accessibilità, infine, sono stati realizzati interventi mirati.
A restauro concluso, la Fondazione Pini torna alla centralità della missione statutaria, secondo la volontà del suo fondatore Adolfo Pini, orientata alla “promozione e la valorizzazione dell’opera del pittore Renzo Bongiovanni Radice, attraverso studi e mostre, e al sostegno ai giovani artisti attivi in tutte le arti, con il supporto di borse di studio, offerte formative e altre iniziative”.
Immagini della mostra permanente Renzo Bongiovanni Radice: Un lungo e meditato atto d’amore
Foto: Andrea Rossetti