VISITE GUIDATE CON LA CURATRICE Renzo Bongiovanni Radice: Un lungo e meditato atto d’amore
A partire da settembre 2025, la Fondazione prolunga l’orario di apertura per accogliere il pubblico in un ciclo di visite guidate speciali alla mostra permanente Renzo Bongiovanni Radice: Un lungo e meditato atto d’amore. Accompagnati dalla Curatrice e Responsabile del Dipartimento Cultura Silvia Bolamperti, sarà l’occasione per farsi raccontare le opere in mostra da chi le ha selezionate.
Aperture straordinarie con visite guidate (durata 1h)
18 settembre 2025, ore 18:30
16 ottobre 2025, ore 18:30
20 novembre 2025, ore 18:30
11 dicembre 2025, ore 18:30
Prenotazione obbligatoria – posti limitati
A partire da giovedì 18 settembre 2025, la Fondazione prolunga l’orario di apertura per accogliere il pubblico in un ciclo di visite guidate speciali alla mostra permanente dedicata a Renzo Bongiovanni Radice, condotte da Silvia Bolamperti, Responsabile del Dipartimento Cultura e curatrice della mostra. Inaugurata nel gennaio 2025, la mostra Un lungo e meditato atto d’amore racconta la vita e l’opera di Renzo Bongiovanni Radice attraverso una selezione di oltre quaranta lavori pittorici che ne ripercorrono cinquant’anni di attività.
Le visite si articolano come un racconto immersivo, tra i temi cardine della poetica dell’artista, offrendo un’occasione preziosa per conoscere da vicino l’identità della Fondazione, guidati da chi ha ideato e curato il progetto espositivo. L’esposizione si propone come un viaggio nella sensibilità di un artista capace di trasformare paesaggi, volti e oggetti in riflessioni visive sull’interiorità. Silvia Bolamperti accompagnerà i visitatori in un percorso narrativo tra i temi centrali della poetica di Bongiovanni Radice: il paesaggio intimo, il ritratto femminile, le atmosfere parigine, i cancelli e i rami degli alberi.
Gli appuntamenti si svolgeranno alle ore 18:30, nei giorni di mercoledì 18 settembre, 16 ottobre, 20 novembre e 11 dicembre 2025. La partecipazione è gratuita e riservata a un numero limitato di partecipanti, su prenotazione, per garantire un’esperienza raccolta, attenta e coinvolgente.
L’allestimento si sviluppa all’interno della storica dimora di Corso Garibaldi 2, in parte ricostruita per restituire l’atmosfera originale della casa che fu abitata dalla famiglia Bongiovanni Radice – Pini. Dipinti, porcellane, mobili d’epoca, orologi e tappeti compongono un insieme denso di significati, dove ogni oggetto racconta un gusto e una memoria vissuta. In questo contesto, la mostra permanente si inserisce come parte integrante di una narrazione più ampia, che unisce l’eredità culturale di due figure fondamentali per la Fondazione: Renzo Bongiovanni Radice e Adolfo Pini.
La visita si configura come un’esperienza raccolta e immersiva, pensata per un numero contenuto di partecipanti, su prenotazione. Una formula pensata per garantire la qualità dell’ascolto e la profondità del confronto, in un contesto intimo e coinvolgente. Un’occasione unica per scoprire l’anima della Fondazione, guidati da chi ha ideato e curato il progetto espositivo.
Silvia Bolamperti, laureata in Scienze Giuridiche con un master in Ideazione e Progettazione di Eventi Culturali, è curatrice di archivi d’artista. Dal 2012 è Responsabile del Dipartimento Cultura della Fondazione Adolfo Pini, dove si occupa del coordinamento e realizzazione dei progetti culturali, con particolare attenzione a quelli espositivi ed editoriali, alle borse di studio e alla comunicazione istituzionale. Ha curato il riallestimento permanente della Fondazione, elaborando un percorso espositivo dedicato alla figura del Maestro e alla storia delle famiglie Pini e Bongiovanni Radice, all’interno del quale ha ideato e curato la mostra Un lungo e meditato atto d’amore, concepita come parte integrante del percorso. Ha inoltre progettato l’Archivio di Renzo Bongiovanni Radice, di cui è responsabile e curatrice, promuovendone l’opera attraverso mostre, pubblicazioni e collaborazioni scientifiche. Si occupa dei rapporti istituzionali e delle collaborazioni con musei, enti culturali e realtà del territorio. Fa parte del gruppo di lavoro Case Museo – ICOM Italia, impegnato nella valorizzazione e tutela del patrimonio culturale domestico e delle collezioni d’artista.
Foto: Andrea Rossetti